La Fonoteca nazionale svizzera colleziona, inventaria e rende disponibili all'utenza tutti i supporti sonori che, per il loro contenuto, hanno un legame con la storia e la cultura svizzera. Dopo studi preliminari, nel 1983 fu fondata l'associazione per l'istituzione di una fonoteca nazionale svizzera; l'anno seguente fu nominato il primo direttore, Kurt Deggeller, ed ebbe inizio l'attività negli ex studi della Radio della Svizzera italiana, messi a disposizione dalla città di Lugano. Trasformata nel 1987 in una fondazione, la Fonoteca è stata finanziata dalla Confederazione e dal canton Ticino con regolari contributi di gestione. Membri fondatori furono la Confederazione, il canton Ticino, la città di Lugano, la Società svizzera di radiotelevisione (SSR), la Società svizzera per i diritti degli autori di opere musicali, la Società svizzera degli artisti interpreti e la Federazione internazionale dei produttori di videogrammi e di fonogrammi. La Fonoteca nazionale svizzera operava in stretta collaborazione con la Biblioteca nazionale svizzera e gli studi radiofonici della SRG SSR idée suisse. Nel 2002 contava una quindicina di collaboratori e la sua collezione comprendeva ca. 220'000 supporti sonori, tra cui numerosi dischi storici e registrazioni di emissioni radiofoniche degli anni 1932-1955. Nel 2016 la fondazione della Fonoteca nazionale svizzera è stata sciolta e la Fonoteca integrata nella Biblioteca nazionale svizzera.
Riferimenti bibliografici
- K. Deggeller, «Projekt Tonträger», in Methoden zur Erhaltung von Kulturgütern, a cura di F. Schweizer, V. Villiger, 1987, 225-230
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