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HansHofmann

Dettaglio di una sequenza della Via svizzera all'Esposizione nazionale di Zurigo, di cui Hans Hofmann fu capo architetto. Fotografia, 1939 (gta Archiv/ETH Zürich, Lascito Hans Hofmann).
Dettaglio di una sequenza della Via svizzera all'Esposizione nazionale di Zurigo, di cui Hans Hofmann fu capo architetto. Fotografia, 1939 (gta Archiv/ETH Zürich, Lascito Hans Hofmann). […]

8.4.1897 Zurigo, 25.12.1957 Zurigo, rif., di Wald (ZH). Figlio di Wilhelm, commerciante. (1928) Marta Stolz. Dopo aver studiato architettura al Politecnico fed. di Zurigo (1918-22) e aver frequentato per un semestre il Politecnico di Stoccarda, lavorò nello studio Mebes e Emmerich a Berlino. Nel 1925 aprì un proprio studio di architettura a Zurigo. Nel 1927 ottenne il primo premio per un progetto avanguardista di case modello a ossatura portante. Associatosi con Adolf Kellermüller (1928-52), realizzò fra l'altro progetti di edilizia sociale, tra cui il quartiere Stadtrain a Winterthur (1928-43). Dal 1928 al 1935 costruì edifici di impronta funzionalista. Nel 1928-29 lo studio vinse il concorso per un asilo infantile a Zurigo-Wiedikon con un progetto ispirato alle scuole all'aperto, realizzato tra il 1931 e il 1932. Dal 1927 H. esercitò un forte influsso sull'arte moderna sviz. con le sue realizzazioni nel campo dell'architettura espositiva, in particolare con gli interventi in edifici preesistenti alla Pressa di Colonia (1928) e all'Esposizione universale di Barcellona (1929) o con i padiglioni sviz. alle Esposizioni universali di Liegi (1930) e di Bruxelles (1935). Con costruzioni di carattere funzionalista sviluppò uno stile architettonico prettamente sviz., radicalmente diverso dal cosiddetto stile chalet caratteristico degli anni a cavallo del cambio di sec. Nel 1937-39 fu capo architetto dell'Esposizione nazionale di Zurigo. Nel 1941 divenne professore ordinario di architettura al Politecnico fed. di Zurigo. L'opera tarda di H., ispirata alle sue architetture espositive, si caratterizza per l'uso ludico dei colori, degli inserti decorativi e dei materiali, e per l'impiego della luce, dell'acqua e delle piante come elementi architettonici. Un esempio in questo senso è costituito dall'edificio a corte circolare della fiera campionaria di Basilea (1953-54). Nel 1940 fu insignito del dottorato h.c. dell'Univ. di Zurigo.

Riferimenti bibliografici

  • Architektenlex., 272 sg.
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Scheda informativa
Dati biografici ∗︎ 8.4.1897 ✝︎ 25.12.1957

Suggerimento di citazione

Dagmar Böcker: "Hofmann, Hans", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 07.11.2006(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/027363/2006-11-07/, consultato il 13.02.2025.