19.6.1808 Mansuè di Oderzo (Veneto), 10.1.1873 Napoli, catt., di Treviso (Veneto). Figlio di Sante e di Elisabetta Fantin. Celibe. Scrittore e patriota it., dapprima ordinato prete svestì poi l'abito talare e si dedicò alla pubblicistica. Nel 1848-49 prese parte ai moti rivoluzionari di Venezia e Roma, dove entrò in contatto con Giuseppe Mazzini. Nel 1849 riparò a Lugano, collaborando inizialmente alla redazione dell' Archivio triennale edito dalla Tipografia elvetica di Capolago. In seguito si urtò con gli esuli federalisti raccolti intorno a Carlo Cattaneo. Nel 1853 venne espulso dalla Svizzera perché implicato nei tentativi insurrezionali mazziniani e si rifugiò in Belgio. Nel 1859 rientrò definitivamente in Italia. Fu autore di novelle e poesie d'ispirazione popolare e patriottica e di drammi fortunati come Il fornaretto (1846).
Riferimenti bibliografici
- A. De Gubernatis, F. Dall'Ongaro e il suo epistolario scelto, 1875
- DBI, 32, 138-143
- G. Martinola, Gli esuli italiani nel Ticino, 2, 1994, 459-462
Scheda informativa
Dati biografici | ∗︎ 19.6.1808 ✝︎ 10.1.1873 1808-06-191873-01-10 |
Classificazione
Migrazione / Profughi / Rifugiati politici |