1819 Sant'Arcangelo di Romagna (Emilia-Romagna), 28.8.1854 Genova, catt.; Patriota, prese parte a fatti d'armi nello Stato Pontificio. Seguace di Giuseppe Mazzini, dopo la caduta della Repubblica romana (1849) prese la via dell'esilio in Toscana e Piemonte. Coinvolto nel tentativo insurrezionale mazziniano di Sarzana, in Liguria, nel 1854 riparò nel cant. Ticino, stabilendosi a Locarno. Qui fu assunto sotto falso nome nella ditta di stoffe all'ingrosso di Pietro Olivero, anch'egli mazziniano, ma venne presto scoperto. Tratto in arresto, e trovato in possesso di due lettere di Mazzini e di documenti circa un nuovo disegno insurrezionale, venne imprigionato a Berna. Espulso dalla Svizzera, si recò a Londra e poi a Genova, dove morì di colera pochi giorni dopo il suo arrivo.
Riferimenti bibliografici
- L. Loreti, «La voce di un esule», in La Romagna, fasc. 3, 1911, 289-303
- G. Martinola, «Nuove notizie sull'arresto di A. Franceschi a Locarno nel 1854», in BSSI, 1961, 99-109
Scheda informativa
Dati biografici | ∗︎ 1819 ✝︎ 28.8.1854 1854-08-28 |
Classificazione
Migrazione / Profughi / Rifugiati politici |