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LeoBauer

28.12.1912 Skalat (Galizia austroungarica), 18.9.1972 Bonn, isr., cittadino ted. dal 1924. Nel 1928 aderì al partito socialista ted. (SPD), nel 1931 al partito comunista ted. (KPD). Arrestato nel 1933, svolse da allora attività politica clandestina. Nel 1934 emigrò a Parigi, dove dal 1936 al 1939 fu segr. aggiunto dell'alto commissario della Soc. delle Nazioni per i profughi ted. Internato in Francia, nel 1940 riparò in Svizzera; a Ginevra divenne l'uomo di fiducia del KPD per la Svizzera franc. Incarcerato per violazione della neutralità sviz. dall'ottobre 1942 al maggio 1944, venne in seguito internato in un campo profughi. Nel 1944-45 fu attivo nel movimento Freies Deutschland, nel 1945 delegato della Centrale sanitaria sviz. a Francoforte. Deputato comunista al parlamento dell'Assia (1946-49), si trasferì nella Repubblica democratica ted., dove fu incarcerato e condannato a morte (1950); la pena gli venne commutata in lavori forzati nell'Unione Sovietica. Rilasciato nel 1955, si stabilì nella Repubblica fed. ted. come giornalista; fu consigliere di Willy Brandt.

Riferimenti bibliografici

  • BHE, 1, 38
  • P. Brandt, Karrieren eines Aussenseiters, 1983
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Dati biografici ∗︎ 28.12.1912 ✝︎ 18.9.1972

Suggerimento di citazione

Hermann Wichers: "Bauer, Leo", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 04.06.2002(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/027958/2002-06-04/, consultato il 10.12.2024.