31.12.1806 Hedelfingen (oggi Stoccarda), 30.6.1858 Wangen (presso Stoccarda), convertito al cattolicesimo. Figlio di un pastore prot. del Württemberg. Vittima della censura per aver tradotto uno scritto sul tentativo di colpo di Stato attuato nel 1836 da Luigi Napoleone (il futuro imperatore Napoleone III), nel febbraio 1838 si rifugiò a Emmishofen (oggi Kreuzlingen). Negli anni 1838-39 diresse il giornale Der Leuchtthurm, pubblicato a Costanza da Ignaz Vanotti; insieme a Georg Herwegh, che dal 1839 al 1840 abitò presso di lui, collaborò alla Deutsche Volkshalle, redatta da Johann Georg August Wirth. Fino al 1840 restò in contatto con Luigi Napoleone, allora residente al castello di Arenenberg. Redattore di vari giornali conservatori della Germania meridionale, fu attivo anche come scrittore. È considerato un opportunista politico dotato di genialità, che dalle file radicali passò a quelle ultramontane.
Riferimenti bibliografici
- H. G. Keller, Die politischen Verlagsanstalten und Druckereien in der Schweiz 1840-1848, 1935 (19772)
- H. Buck, Schwäbische Dichter und Schriftsteller als politische Journalisten, 1951
Scheda informativa
Dati biografici | ∗︎ 31.12.1806 ✝︎ 30.6.1858 1806-12-311858-06-30 |
Classificazione
Migrazione / Profughi / Rifugiati politici |