14.2.1886 Halle an der Saale, 3.6.1964 Wetzikon (ZH), protestante, dal 1919 di Zurigo. Esponente del socialismo religioso, militante dei movimenti pacifista, femminista e cooperativistico.

Figlia di Franz Theodor Förster, pastore protestante e professore di teologia, e di Mina nata Travers, Dora fu la più giovane di sei figli. Crebbe a Halle in un ambiente religioso e fino all'età di 14 anni frequentò la scuola elementare femminile. In seguito la madre la istruì nella gestione della casa e nell'adempimento del ruolo di moglie per prepararla ai compiti pubblici e sociali cui era destinata. Nel 1906 sposò il chimico e futuro premio Nobel Hermann Staudinger, figlio di Franz Staudinger, docente liceale, e della femminista Auguste nata Wenk. Socialdemocratici convinti, entrambi i suoceri vedevano nel nascente fenomeno delle cooperative di consumo una possibile soluzione della questione sociale. Hermann e Dora Staudinger vissero dapprima a Strasburgo, poi a Karlsruhe e dal 1912 a Zurigo. Lei sostenne il marito, giovane ricercatore in carriera, trascrivendo le relazioni che le dettava e occupandosi di lavori amministrativi. Tra il 1907 e il 1916 mise al mondo quattro figli. Le figlie Eva Lezzi (1907-1993) e Klär (Klara) Kaufmann (1916-2007) da adulte si sarebbero impegnate nella lotta contro il nazionalsocialismo. A seguito del divorzio, avvenuto nel 1926, Dora Staudinger perse la sicurezza economica e la sua posizione sociale. Si risposò nel 1929 con l'artista pittore Adolf Mohler, di cui portò il nome fino al divorzio nel 1937.
Dopo il primo matrimonio Staudinger divenne attiva nel cooperativismo e nel movimento femminista. Fu convinta che l'attività cooperativistica portata avanti da donne avrebbe permesso di realizzare l'utopia socialista in maniera democratica e non violenta. Stimolata dall'esempio di attiviste del movimento operaio inglese, nel 1913 in seno alla cooperativa di consumo di Zurigo fondò la prima commissione femminile in una struttura cooperativistica svizzera. Dopo aver aderito al Partito socialista (PS) nel 1914, dal 1915 insieme a Clara Ragaz creò e sviluppò il ramo svizzero della Lega internazionale femminile per la pace e la libertà (pacifismo). Nella Svizzera tedesca Staudinger tenne numerose conferenze su questioni femminili e sulle cooperative e a Zurigo offrì corsi d'introduzione per la fondazione e la gestione di queste ultime. Sul piano nazionale tentò, insieme ad altri, di allineare gli esponenti del socialismo religioso e attorno al 1917 aiutò Leonhard Ragaz a imporsi come capo di questo gruppo (socialismo). Membra di comitato dell'Allgemeine Baugenossenschaft Zürich (1919-1920) ed esperta di abitazioni sociali in due organi comunali (1919-1929), Staudinger si adoperò senza sosta per i bisogni delle donne che lavoravano in casa. In veste di prima segretaria di un'associazione per la tutela delle madri (Verein für Mütter- und Säuglingsschutz), dal 1925 al 1929 si occupò di madri nubili in difficoltà. Nel 1927 Leonhard Ragaz interruppe il contatto con Staudinger.

Dal 1929 al 1934 abitò con il secondo marito a Hirzel, vivendo di lavori di artigianato e alimenti di propria produzione. Nonostante la povertà, dopo il 1933 diede ospitalità a profughi e si impegnò in organizzazioni di soccorso comuniste (comunismo). Nel 1935 fondò il ramo svizzero del Comitato femminile contro la guerra e il fascismo, di cui fu segretaria e che rappresentò in occasione di Congressi internazionali per la pace. Nel 1936 entrò nel Partito comunista (PC) e nel 1939 fu attiva per l'agenzia di stampa del Komintern Runa. Durante la seconda guerra mondiale riuscì a sopravvivere grazie a lavori precari e occasionali articoli di giornale e proseguì la sua azione nella clandestinità. Dal 1944 al 1955 fu iscritta al Partito del lavoro (PdL) e segretaria dell'Ufficio di coordinamento per l'aiuto postbellico; dopo la liquidazione di quest'ultimo lavorò per il periodico Vorwärts. Nel 1956 divenne quacchera e si avvicinò nuovamente al socialismo religioso. Staudinger visse a lungo con la figlia minore a Zurigo; durante i mesi estivi soggiornò ripetutamente a Feldis.
Attivista e teorica del movimento cooperativistico, Dora Staudinger lasciò il segno nei gruppi politici e nelle cerchie di amici da lei frequentati. Nel campo dell'assistenza si profilò prendendo risolutamente posizione contro la rimozione di bambini dalle loro famiglie e le sterilizzazioni forzate e offrendo, come novità, consulenze per padri. Nel 2006 la città di Zurigo le intestò una strada.