16.3.1445 Sciaffusa, 10.3.1510 Strasburgo. Figlio di Hans Geiler, aiuto cancelliere, dal 1446 cancelliere cittadino a Ammerschwihr (Alsazia), e di Anna Zuber. Dopo la morte del padre (1449) fu cresciuto dal nonno a Kaysersberg. Studiò a Friburgo in Brisgovia (1460-71) e a Basilea (1471-75). Conseguì il baccalaureus (1462) e il magister artium (1463/64) e fu decano della facoltà delle arti (1469); dopo l'ordinazione sacerdotale nel 1470, ottenne il dottorato in teol. (1475). Fu nominato professore di teol. a Friburgo in Brisgovia e rettore dell'Univ. (1476); abbandonò la carriera univ. nel 1477. Predicatore a Strasburgo (1478-1510), compì un pellegrinaggio nella Francia meridionale (1484) e nel 1488 soggiornò per alcuni mesi presso Friedrich von Zollern, vescovo di Augusta.
È noto soprattutto quale predicatore popolare (ad esempio il ciclo di prediche su La nave dei folli di Sebastian Brant, 1498-99) nonché coeditore e traduttore degli scritti di Jean Gerson. La sua vasta opera, messa all'indice nel 1559 da papa Paolo IV, è fondata per lo più su appunti presi da uditori, su annotazioni in lat. e su documenti che ha lasciato. Legata al pensiero tardoscolastico e influenzata dal nominalismo, l'opera tratta quasi tutti gli ambiti della dottrina cristiana. Dal punto di vista della politica ecclesiastica, non è da considerare un precursore della Riforma, bensì un esponente del movimento di rinnovamento religioso del XV sec. Con l'avvento della Riforma la sua opera venne rapidamente dimenticata.