12.12.1805 Sciaffusa, 23.10.1874 Badenweiler (Baden, D), rif., di Sciaffusa. Figlio di Erhard, orologiaio, e di Dorothea Müller. 1) (1831) Charlotte Mayu, figlia di Franz, meccanico; 2) (1870) Fanny von Sulzer-Wart. Studente alla scuola superiore per due anni, apprese il mestiere di orologiaio dal padre a Sciaffusa (1820-24), poi svolse dei periodi di pratica a Le Locle e La Chaux-de-Fonds. A 22 anni partì per la Russia e nel 1828 fondò a San Pietroburgo l'impresa commerciale H. Moser & Cie. L'anno seguente aprì una fabbrica di orologi da polso e da parete a Le Locle, attiva sul mercato europeo e asiatico. Grazie alla fondazione di altre succursali, in particolare a Mosca e a Kiev, riuscì a dominare il mercato orologiero non solo in Russia, ma in tutta l'Asia. Dopo aver fatto fortuna, nel 1848 tornò in Svizzera dove fece costruire il castello di Charlottenfels (com. Neuhausen am Rheinfall). Decise allora di contribuire allo sviluppo economico della sua regione: investì il suo patrimonio in numerosi rami (energia, diversi settori industriali, ferrovie, turismo e commercio). Ebbe tra le altre l'innovativa idea di creare degli stabilimenti industriali alimentati dalla forza motrice del flusso del Reno. Dal 1850 al 1851 fece le sue prime esperienze costruendo sulla riva sinistra nei pressi di Sciaffusa una centrale di 80 cavalli, che forniva energia a una segheria, a una fucina, a un'officina di fabbro, a un laboratorio meccanico, ad alcune imprese tessili e a una fabbrica di cavi. Ciò gli permise di avviare negli anni 1863-66 la costruzione di un'imponente centrale di 600 cavalli. Le turbine della diga alimentavano giganteschi cavi di trasmissione che fornivano energia a numerosi laboratori riuniti in uno stabilimento industriale. Questa considerevole opera permise a M. di entrare a far parte del ristretto gruppo di pionieri delle centrali di distribuzione di forza motrice, che precedettero l'introduzione dell'elettricità. In ambito ferroviario M. fondò nel 1853 una fabbrica di vagoni a Neuhausen, la Schweizerische Waggon-Fabrik, rinominata nel 1863 Schweizerische Industrie-Gesellschaft, da cui si ritirò in seguito al deterioramento dei rapporti con gli altri soci. Partecipò inoltre alla fondazione e allo sviluppo della soc. di battelli a vapore sul Reno e sul lago di Costanza (la Schweizerische Dampfboot-Actien-Gesellschaft für den Rhein und Bodensee) e nel 1857 investì una parte del suo capitale nella costruzione della linea ferroviaria Sciaffusa-Winterthur. Fu il principale azionista della ferrovia delle cascate del Reno e fu attivo anche nel commercio di cereali.
Heinrich Moser circondato dalle figlie Henriette e Sophie. Olio su tela di Louis-Aimé Grosclaude, 1850 (Museum zu Allerheiligen, Sciaffusa).
Riferimenti bibliografici
- Briefe in Auswahl, a cura di K. Schib, 1972
- A. Pfaff, H. Moser, 1875
- K. Schib, «Moser, H. (1805-1874)», in SchBeitr., 33, 1956, 301-310
- U. Rauber, Schweizer Industrie in Russland, 1985, 79-83
- S. Paquier, Histoire de l'électricité en Suisse, 1998, 304-320
- SchaffGesch., 1, 302-314
- R. N. Balsiger, H. Moser (1805-1874), 2007
Scheda informativa
Appartenenza familiare | |
Dati biografici | ∗︎ 12.12.1805 ✝︎ 23.10.1874 1805-12-121874-10-23 |
Classificazione
Economia e mestieri |