Nome attribuito al gruppo di Ginevrini che sostennero il vescovo e il duca di Savoia, opponendosi agli Eidguenots. Sconfitti da questi ultimi il 30 e 31.7.1534, si diedero alla fuga e si unirono ai Mammelus che, banditi in precedenza da Ginevra, si erano ritirati nel castello vescovile di Peney, dal quale furono poi cacciati alla fine di gennaio del 1536. Oltre al pagamento di un'elevata multa da prelevare sui loro beni, vennero condannati alla decapitazione.
Riferimenti bibliografici
- J.-A. Gautier, Histoire de Genève des origines à 1691, 2, 1896, 428 sg., 444-449, 450-452, 473-479, 521 sg.
- AA. VV., Terres et châteaux des évêques de Genève, 2001, 335-392
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