
24.5.1743 Boudry, 13.7.1793 Parigi, rif., cittadino franc. Figlio di Jean Mara (Juan Salvador Mara), disegnatore di indiane, sardo di origine spagnola, e di Louise Cabrol, di Ginevra. Celibe (non sposato ufficialmente con Simone Evrard, nota come la "vedova M."). La fam. si stabilì nel 1754 a Neuchâtel, dove suo padre divenne precettore. Frequentò il collegio cittadino, seguendo le lezioni di Jean-Elie Bertrand (cofondatore nel 1769 della Société typographique). Nel 1760 ca. lasciò Neuchâtel per recarsi a Bordeaux, Parigi e infine a Londra (1765), dove iniziò una carriera medica (dottore in medicina a Edimburgo nel 1775), letteraria e scientifica che lo portò ad aderire alla Rivoluzione franc. Tornato a Parigi verso il 1776, ebbe un ruolo di primo piano durante la Rivoluzione, fino al suo assassinio per mano di Charlotte Corday. Giacobino, fu redattore di L'Ami du peuple (1789-92) e deputato alla Convenzione nazionale, dove votò per l'esecuzione di Luigi XVI. Sembra che M., che tornò a Neuchâtel solo per brevi soggiorni, nutrisse un certo risentimento verso la sua regione di origine a causa degli anni "oscuri" che vi trascorse.