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Croazia

Carta di situazione Croazia © 2001 DSS e cartografia Kohli, Berna.
Carta di situazione Croazia © 2001 DSS e cartografia Kohli, Berna.

La C., un tempo parte dell'Impero austro-ungarico, nel 1918 entrò a far parte del regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni, detto di Iugoslavia. Nel 1941 gli ustascia fascisti proclamarono, con l'appoggio delle potenze dell'Asse, lo "Stato indipendente della Croazia" che cessò di esistere nel 1945. La Svizzera, che durante la seconda guerra mondiale rappresentò gli interessi degli Stati Uniti e della Gran Bretagna in C., rifiutò in un primo tempo di riconoscerlo, come del resto fece anche con altri Stati nati durante la guerra. Il Consiglio fed. decise tuttavia di accreditare presso il nuovo governo il consolato esistente a Zagabria dal 1920, al fine di proteggere gli interessi dei ca. 200 Svizzeri residenti nella regione. Nello stesso 1941 venne aperta una rappresentanza croata a Berna e concluso un trattato commerciale, che equivalse a un riconoscimento de facto. Nel 1943 seguì un accordo sugli scambi commerciali e sul traffico dei pagamenti; nel 1944 il Consiglio fed. bloccò gli averi croati in Svizzera.

La Repubblica di C., che dal 1946 fece parte della Repubblica popolare federativa di Iugoslavia, proclamò la propria sovranità il 25.6.1991, dando così il via alla prima guerra di secessione. Nel 1992 la C. è stata riconosciuta dagli Stati dell'UE e dalla Svizzera. Nello stesso anno è stata aperta l'ambasciata sviz. a Zagabria e dal 1995 esistono un'ambasciata croata a Berna e consolati a Lugano, Zurigo e Olten. Dal 1999 sono stati conclusi diversi trattati economici bilaterali. Nel 2000 le esportazioni verso la C., soprattutto macchine, carta e prodotti chimici, sono ammontate a ca. 130 milioni di frs., mentre le importazioni - in prevalenza legname, mobili, tessili e prodotti agrari - hanno raggiunto un valore di 27 milioni di frs. Dal 1991 al 2000 la Svizzera ha investito 52 milioni di frs. nell'aiuto umanitario in C. (costruzione di alloggi per l'inverno e di centri per rifugiati, ricostruzione di villaggi). Nello stesso periodo 778 cittadini croati hanno inoltrato in Svizzera domanda d'asilo. Nel 2001 la colonia sviz. in C. contava 384 persone, mentre in Svizzera vivevano 43'608 Croati. Le relazioni culturali comprendono la partecipazione reciproca a incontri letterari, festival teatrali, concerti e esposizioni. Il Consiglio fed. sostiene l'assegnazione di borse di studio univ. a cittadini croati.

Riferimenti bibliografici

  • H. Klarer, Die schweizerische Praxis der völkerrechtlichen Anerkennung, 1981
  • C. Zvonimir, Die Kroaten in der Schweiz, 1982
  • P. Widmer, Kroatien im Umbruch, 2004
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Suggerimento di citazione

Therese Steffen Gerber: "Croazia", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 04.12.2013(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/032207/2013-12-04/, consultato il 23.09.2023.