14.3.1933 Niederuzwil, 5.9.2022 San Gallo, riformata, dal 1953 senza confessione, di Grabs, dopo il matrimonio di Köniz. Avvocatessa, docente, pubblicista e prima donna giudice del Tribunale federale.

Figlia di Mathias Eggenberger, Consigliere di Stato, Consigliere nazionale e Consigliere agli Stati sangallese, e di Wilhelmina nata Naef, cofondatrice del gruppo femminile socialista di Uzwil, Margrith Eggenberger crebbe a Niederuzwil. Dopo aver frequentato la scuola cantonale a San Gallo (maturità nel 1953), studiò diritto alle Università di Ginevra e Zurigo. Nel 1959 conseguì il dottorato all'Università di San Gallo con una tesi in criminologia. Nello stesso anno sposò Kurt Bigler nato Bergheimer, insegnante di scuola secondaria e più tardi docente alla scuola magistrale di Rorschach, figlio di Josef Bergheimer e di Emilie nata Bloch. Di origini ebraiche, Bergheimer fu deportato da Mannheim in un campo di concentramento in Francia, nel 1942 riuscì a fuggire in Svizzera e nel 1953 fu adottato dalla maestra di scuola elementare Berta Bigler di Wabern. La coppia Bigler-Eggenberger non ebbe figli.
Dopo la pratica di avvocatura presso il tribunale distrettuale di Erlach, Margrith Bigler-Eggenberger ottenne la patente di avvocatessa a San Gallo nel 1961; in seguito lavorò come cancelliera di tribunale e avvocatessa a Bienne e Soletta. Nel 1966 divenne giudice a titolo accessorio al tribunale delle assicurazioni di San Gallo (tribunali). Dal 1967 tenne corsi serali all'Università di San Gallo e partecipò all'inchiesta sulle lavoratrici a domicilio nel cantone (lavoro a domicilio). Come membra del consiglio direttivo della Federazione delle associazioni femminili riuscì ad ancorare la pianificazione familiare nel canton San Gallo, mentre in qualità di membra del consiglio direttivo dell'Alleanza delle società femminili svizzere (ASF) rappresentò quest'ultima dal 1968 nella Commissione federale dell'AVS/AI. Diventata un'esperta di condizione femminile e di diritto delle assicurazioni sociali, nel 1974 fu la prima docente dell'Università di San Gallo ad insegnare questo ambito giuridico e nel 1979 pubblicò l'opera fondamentale Soziale Sicherung der Frau. Fu anche membra del consiglio di amministrazione dell'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Insai/Suva) e del consiglio di fondazione di Pro Helvetia. Nella Commissione giuridica delle donne socialiste redasse procedure di consultazione sulle revisioni di legge in corso, anche in materia di diritto di famiglia.
Come membra del Partito socialista (PS) Bigler-Eggenberger fu eletta prima donna giudice supplente nel 1972 e prima donna giudice federale nel 1974. Per 20 anni fece parte della seconda Corte civile del Tribunale federale di Losanna. Nel 1977 fu coinvolta nel primo processo sulla parità salariale in Svizzera, avviato da un'insegnante di Neuchâtel tramite ricorso di diritto pubblico. Dimessasi nel 1994, rimase giudice federale a titolo accessorio per la seconda Corte civile e per la Corte di cassazione fino alla fine del 1996. Dopo il ritiro, Bigler-Eggenberger divenne sempre più attiva come pubblicista e fu autrice, tra l'altro, dell'opera di riferimento Justitias Waage – wagemutige Justitia? su questioni di disuguaglianza di fatto tra uomini e donne nonostante la formale parità tra uomo e donna nella giurisprudenza del Tribunale federale. Quale membra del comitato patrocinatore dell'Archiv für Frauen-, Geschlechter- und Sozialgeschichte Ostschweiz a San Gallo ne sostenne lo sviluppo e si impegnò nel consiglio di amministrazione dell'Osservatorio sul diritto d'asilo e degli stranieri della Svizzera orientale. Tutta la sua attività fu caratterizzata da un forte impegno sociale e dalla dedizione per le pari opportunità e per la parità tra uomo e donna. L'Università di San Gallo e l'Università di Friburgo le conferì il dottorato honoris causa rispettivamente nel 1994 e nel 2003. In seguito alla morte del marito, nel 2007, istituì il premio Dr. Kurt Bigler/Bergheimer per l'educazione sull'Olocausto e alla tolleranza.