18.9.1814 Bellinzona, 11.2.1886 Bellinzona, catt., di Bellinzona. Figlio di Fulgenzio, fiscale, e di Maddalena Molo. Dopo gli studi ai seminari di Novara e di Como venne ordinato sacerdote a Bologna nel 1837. Rientrato nel Ticino, nel 1838 divenne canonico della collegiata di Bellinzona. Fu tra i primi allievi del corso di metodica per maestri, inaugurato nel 1837, che diresse dal 1842 al 1852 e dal 1857 al 1863. Vicino a Stefano Franscini, ricoprì altre cariche nel campo educativo fino al 1865, quando la nuova legge scolastica (1864) sancì l'incompatibilità fra la dignità di sacerdote e la funzione di maestro e lo costrinse alle dimissioni. Fu promotore e pres. di ass. di carattere educativo e filantropico quali la Soc. degli amici dell'educazione del popolo (1837), la Soc. di mutuo soccorso fra i docenti (1861) e la Cooperativa di consumo di Bellinzona (1868). Attivo nel giornalismo, fu per anni redattore de L'Almanacco del Popolo Ticinese, de L'Amico del Popolo e de L'Educatore della Svizzera It., oltre che direttore di giornali politici radicali. Prete anticonformista, fu spesso in contrasto con la gerarchia catt.
Busto commemorativo in marmo commissionato dalla Società Demopedeutica allo scultore Antonio Chiattone nel 1887 (Ufficio dei beni culturali, Bellinzona; fotografia Daniela Temperli).
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Riferimenti bibliografici
Scheda informativa
Appartenenza familiare | |
Dati biografici | ∗︎ 18.9.1814 ✝︎ 11.2.1886 1814-09-181886-02-11 |
Classificazione
Economia e mestieri / Media / Stampa |