de fr it

Adamini

Fam. di Bigogno (Agra, oggi com. Collina d'Oro), che diede i natali ad alcuni noti architetti e ingegneri-costruttori attivi a San Pietroburgo nel XVIII e XIX sec. Il presunto capostipite della dinastia operante in Russia fu Leone (1728), il cui figlio Tommaso (1763-1828) venne nominato maestro costruttore presso il Gabinetto imperiale e lavorò con altri artisti ticinesi, it. e russi all'edificazione o al ripristino di edifici governativi, religiosi, della corte e della nobiltà. In patria militò nel partito liberale e fu uno dei capi della sollevazione antirestauratrice del 1814. Nel 1825 rinunciò alla carica di architetto imperiale a favore del figlio Leone (1789-1854). Domenico (1792-1860), altro figlio di Tommaso, entrò al servizio del Gabinetto imperiale nel 1818 e partecipò ai lavori per il Palazzo Michele (oggi Museo russo) e per la piazza antistante al Palazzo d'Inverno; nominato maestro costruttore, nel 1823 diresse i lavori per la ricostruzione del Palazzo Elagin e l'edificazione della cattedrale di S. Isacco. Accanto a grandi opere pubbliche, progettò edifici residenziali e religiosi, campisanti, cappelle sepolcrali e padiglioni da giardino. Dal 1818 anche il cugino Antonio (1792-1846), figlio di Agostino, lavorò con i parenti al servizio dello zar e, sotto la direzione di Auguste Ricard de Montferrand, partecipò alla costruzione della cattedrale di S. Isacco e della Colonna di Alessandro I. Nominato architetto di corte nel 1836, sovrintendette a importanti cantieri governativi, tra cui la riedificazione del Palazzo d'Inverno.

Riferimenti bibliografici

  • APriv Nardo Adamini, Bigogno
  • AKL, 1, 323 sg.
  • A. M. Redaelli (a cura di), Quaderni la ricerca: materiali inediti per la storia degli architetti della Collina d'Oro, 1997
  • E. Anisimova, Gli archivi Adamini e Camuzzi, 1997
  • N. Navone, «Archivio Adamini», in Archivi e architetture, a cura di L. Tedeschi, 1998, 159-174
Link
Controllo di autorità
GND
VIAF

Suggerimento di citazione

Lucia Pedrini Stanga: "Adamini", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 14.03.2017. Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/041399/2017-03-14/, consultato il 28.03.2024.