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Louise Lalive d'Epinay

11.3.1726 Valenciennes (Artois), 15.4.1783 Parigi, catt., cittadina franc. Figlia di Louis-Gabriel Tardieu d'Esclavelles, governatore, e di Florence-Angélique Prouveur. (1745) Denis-Joseph Lalive d'E., appaltatore del servizio di riscossione delle imposte. Fu amica di Diderot e protettrice di Rousseau, che ospitò a Montmorency fino al 1757, anno in cui il loro rapporto si guastò. E. collaborò alla Correspondance littéraire di Melchior Grimm, suo amante, e intrattenne un fitto scambio epistolare con l'abate Ferdinando Galiani. A Ginevra dal 1757 al 1759, frequentò Voltaire e si fece curare da Théodore Tronchin. Le sue pubblicazioni vertono per lo più su questioni pedagogiche (Lettres à mon fils, 1759; Conversations d'Emilie, 1774). Fu anche l'autrice di un romanzo autobiografico, Histoire de Madame de Montbrillant (pubblicato postumo), nel quale regolava i conti con Rousseau.

Riferimenti bibliografici

  • E. Badinter, Emilie, Emilie, 1983
  • R. P. Weinreb, Eagle in a Gauze Cage, 1983
  • R. P. Weinreb, «"Une femme toute nouvelle": L. d'Epinay in Geneva, 1757-1759», in Femmes savantes et femmes d'esprit, 1994, 203-218
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Louise Tardieu d'Esclavelles (nome alla nascita)
Dati biografici ∗︎ 11.3.1726 ✝︎ 15.4.1783

Suggerimento di citazione

Daniel Maggetti: "Epinay, Louise Lalive d'", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 14.03.2006(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/041451/2006-03-14/, consultato il 14.01.2025.