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Escher, Wyss & Cie

Squadra di produzione delle turbine della centrale di Ryburg-Schwörstadt, presso Rheinfelden, nella fabbrica di Zurigo verso il 1929 (Stadtarchiv Zürich, Archiv Escher Wyss, VII.316.).
Squadra di produzione delle turbine della centrale di Ryburg-Schwörstadt, presso Rheinfelden, nella fabbrica di Zurigo verso il 1929 (Stadtarchiv Zürich, Archiv Escher Wyss, VII.316.).

Nel 1805 Hans Caspar Escher fondò, insieme al banchiere Salomon von Wyss, una filanda meccanica a Zurigo, a cui venne annesso un reparto per la costruzione di macchine, dove vennero prodotte ruote e turbine idrauliche, macchine tessili, impianti per la trasmissione di energia e, dal 1835, anche navi complete di caldaia e motori a vapore. Presto la Escher, Wyss & Cie si dedicò anche alla costruzione di macchine a vapore per impianti fissi e locomotive. Una filiale fu aperta a Leesdorf (A) nel 1840, e un'altra a Ravensburg nel 1856. Dato che la fabbricazione di macchine aveva preso il sopravvento sulla filanda, quest'ultima cessò la produzione nel 1860. Sotto la direzione di Hans Zölly, l'impresa si concentrò sui motori idraulici e a vapore ma produsse anche impianti di refrigerazione. Grazie ad accordi di consorzio, dal 1904 al 1929 le sue turbine a vapore per centrali termoelettriche, navi e locomotive vennero prodotte in tutto il mondo. Nello stesso periodo la Escher, Wyss & Cie conquistò anche una posizione preminente nella produzione di impianti idraulici per le centrali idroelettriche. Dal 1891 al 1894 vennero costruiti gli stabilimenti di Zurigo-Hard; ulteriori filiali furono costituite nel 1916 a Lindau (Baviera) e a Schio nel Veneto nel 1920. Nel 1935 l'impresa, prevalentemente orientata all'esportazione, assunse la ragione sociale di Escher Wyss AG. Nel secondo dopoguerra divenne una multinazionale, ma mantenne Zurigo come centro principale per le attività di ricerca, sviluppo e costruzione e per la fabbricazione di pezzi di precisione. Nel 1963, momento di massima espansione, la casa madre occupava 2300 persone. In seguito alla contrazione delle vendite, nel 1969 l'impresa venne rilevata dalla Sulzer. Nel 1983 fu fondata la Sulzer-Escher Wyss AG, la cui produzione era incentrata sul settore dell'idraulica e sulle turbomacchine termiche. Dagli anni 1990-2000 sono cominciati la pianificazione e i lavori per il riassetto dell'ex zona industriale nell'area denominata Hard: nel 1993 è stato ultimato il Technopark; in seguito altri complessi sono stati riconvertiti o realizzati ex novo (Schiffbau, grattacielo Mobimo, catena alberghiera Accor, Westpark, Puls 5).

Riferimenti bibliografici

  • 150 Jahre Escher Wyss, 1955
  • H. P. Bärtschi, Industrialisierung, Eisenbahnschlachten und Städtebau, 1983
  • R. W. Scholz et al. (a cura di), Industrieareal Sulzer-Escher Wyss, 1996
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Suggerimento di citazione

Hans Stadler: "Escher, Wyss & Cie", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 24.02.2012(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/041794/2012-02-24/, consultato il 19.03.2024.