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Migros

Un furgone adibito a negozio ambulante a Zurigo nell'agosto del 1947 (Ringier Bildarchiv, RBA1-1-12431; fotografia Treichler) © Staatsarchiv Aargau / Ringier Bildarchiv.
Un furgone adibito a negozio ambulante a Zurigo nell'agosto del 1947 (Ringier Bildarchiv, RBA1-1-12431; fotografia Treichler) © Staatsarchiv Aargau / Ringier Bildarchiv. […]

La Migros fu fondata nel 1925, quando Gottlieb Duttweiler introdusse nella sua nascente azienda l'idea di vendere i prodotti alimentari a prezzi più bassi grazie all'eliminazione della figura degli intermediari, ad acquisti massicci a prezzi vantaggiosi, allo stoccaggio di merci a costi molto bassi e a margini di guadagno ridotti. Camion di vendita dotati di sei articoli di base (caffè, riso, zucchero, pasta, grasso di cocco, sapone) si indirizzarono direttamente ai clienti. Duttweiler puntò sulla qualità e freschezza dei prodotti, come pure sulla semplicità e uniformità degli imballaggi. Il primo punto di vendita fisso fu aperto nel 1926 a Zurigo, il self-service introdotto progressivamente dal 1948, gli MMM (grandi punti vendita) dal 1970; una linea di prodotti economici (M-Budget) venne lanciata nel 1996 e un'altra di alta gamma nel 2005.

Nel 1941 le Migros SA regionali, di diritto privato, furono trasformate in cooperative regionali autonome, unite nella Federazione delle cooperative Migros (FCM). Questo cambiamento fu legato ai principi fondati sul concetto di "capitalismo sociale", che la Fondazione Gottlieb e Adele Duttweiler (1956) ha il compito di far rispettare e che sul piano politico furono difesi, fra il 1935 e il 1999, dall'Anello degli Indipendenti (AdI). Il gruppo si caratterizza inoltre per il fatto di non vendere né alcol né tabacchi nei propri punti di vendita. Duttweiler destinò una parte della cifra d'affari a scopi non lucrativi (dal 1941); nel 1957 fu istituito il Percento culturale. Nel 2006 la Migros ha aderito all'iniziativa di sviluppo sostenibile Global Compact, promossa dall'ONU, impegnandosi a osservare i principi di una corretta conduzione aziendale.

Nel 2007 la FCM contava dieci cooperative regionali, impiegava più di 82'000 persone e apparteneva a più di due milioni di soci (7500 nel 1945). Proprietaria, nel 2005, di 15 unità di produzione (tra cui la panetteria Jowa, le conserve Bischofszell, il cioccolato Frey) in cui lavoravano 10'000 impiegati, a livello europeo Migros è una delle rare ditte attive nel commercio al dettaglio a possedere ancora le proprie imprese industriali, un tempo necessarie a causa del boicotaggio dei fabbricanti di prodotti di marca.

Nel 1997 la FCM acquisì la maggioranza del pacchetto azionario del gruppo Globus. Grazie alla collaborazione con Le Shop (2003), il gruppo divenne leader nell'ambito del commercio elettronico. L'acquisto della maggioranza di Denner, avvenuto nel 2007, è stato autorizzato dalla commissione della concorrenza, ma subordinandolo a determinate condizioni; di conseguenza Migros e l'azienda concorrente Coop controllano di fatto ca. il 70% del mercato alimentare sviz. Il gruppo si è insediato anche all'estero, aprendo centri commerciali a Thoiry (1993) ed Etrembières (1994), alle porte di Ginevra, e tre punti di vendita in Germania. Migros Berlin (1932-33) ebbe vita breve, mentre Migros Türk, fondata nel 1954, fatta eccezione per il nome, dal 1975 non ha più alcun legame con la FCM.

L'universo Migros comprende tra l'altro le Scuole Club (1944, "formazione per tutti"), l'operatore di viaggi Hotelplan (1935), i negozi di libri e dischi Ex Libris (1950), le stazioni di servizio Migrol (1957), una banca (1957, dal 2006 con propria carta di credito), le assicurazioni Secura (fondate nel 1959, rilevate nel 1999 dal gruppo Generali), i parchi Prato verde di Rüschlikon (1946), Le Signal di Bougy (1971), Münchenstein e del Guntern (Wabern) e un settimanale (Azione). Impresa molto contestata fino agli anni 1960-70, Migros è divenuta nel frattempo parte integrante della vita quotidiana in Svizzera.

Riferimenti bibliografici

  • A. A. Häsler, L'avventura Migros, 1985
  • AA. VV., Der Migros-Kosmos, 2003
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Suggerimento di citazione

Ingrid Liebeskind Sauthier: "Migros", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 14.01.2010(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/041811/2010-01-14/, consultato il 19.03.2024.