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Ferrovia retica

Manifesto pubblicitario realizzato nel 1911 da Ernst E. Schlatter (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).
Manifesto pubblicitario realizzato nel 1911 da Ernst E. Schlatter (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).

Fondata nel 1889, la Ferrovia retica gestisce ca. 400 km di binari a scartamento ridotto e costituisce la più lunga ferrovia alpina sviz. Negli anni 1880-90, le cerchie politiche grigionesi attorno a Thomas von Albertini, visto fallire il progetto ferroviario delle Alpi orientali e constatato il calo del volume dei trasporti attraverso i passi grigionesi in seguito all'apertura della galleria del Gottardo (1882), si convinsero che per sostenere il turismo e l'agricoltura cant. occorresse creare una rete ferroviaria interna. La prima linea, costruita negli anni 1889-90 nella Prettigovia, fu però merito dell'iniziativa privata dell'albergatore di Davos Willem Jan Holsboer. Nel 1894, la soc. che la gestiva, la AG Schmalspurbahn Landquart-Davos, prese il nome di Ferrovia retica. Le basi per uno sviluppo pianificato della ferrovia a scartamento ridotto attraverso tutto il cant. furono gettate unicamente nel 1897 con la legge cant. sulle ferrovie, che definì gli obblighi finanziari del cant. (sovvenzionamento e acquisizione del pacchetto azionario detenuto dalla Banca sviz. per imprese ferroviarie). Nel 1898, la Conf. stanziò un credito di 8 milioni di frs. in favore della Ferrovia retica. Prima dell'inizio della Grande guerra le principali vallate erano state raggiunte dalla ferrovia grazie alle linee Landquart-Thusis (1896), Reichenau-Ilanz (1903), Thusis-Sankt Moritz (1903-04), Davos-Filisur (1909), Ilanz-Disentis (1912), Sankt Moritz-Scuol (1913). L'allacciamento della Ferrovia retica con la Ferrovia Visp-Zermatt e la Ferrovia del Furka-Oberalp creò nel 1930 il Glacier-Express, collegamento turistico ininterrotto di 291 km. Le linee private Bellinzona-Mesocco (1907-08), Sankt Moritz-Tirano (Ferrovia del Bernina, 1910) e Coira-Arosa (1914) vennero integrate nella Ferrovia retica nel 1941 e nel 1944, dopo il varo della legge fed. sull'aiuto alle ferrovie e alle compagnie di navigazione private (1939) che aveva sbloccato crediti per aziende di trasporto di importanza nazionale in difficoltà finanziarie. Un ulteriore ampliamento della rete della Ferrovia retica avvenne solo nel 1991-99, grazie alla linea che, attraverso la galleria della Vereina, collega Selfranga (Prettigovia) con Sagliains (Bassa Engadina).

La crescente sensibilità per la salvaguardia del patrimonio nazionale (Heimatschutz) manifestatasi all'inizio del XX sec. spinse gli ingegneri a eseguire progetti che rispettavano il paesaggio e ne valorizzavano gli aspetti spettacolari a fini turistici. I manufatti - oltre 100 gallerie e quasi 500 ponti - le stazioni e, più tardi, le centrali elettriche furono costruiti in base ai materiali e agli stili locali. Nel 2008 la Ferrovia retica nel paesaggio dell'Albula e del Bernina é stata inserita nella lista del patrimonio mondiale dell'UNESCO. Questa soc., la seconda del cant. per numero di impiegati (ca. 1400 nel 2010), riveste un'enorme importanza economica. Oggi, pur risentendo della concorrenza della strada nel campo del trasporto delle merci, può contare su un traffico passeggeri notevolmente superiore grazie allo sviluppo del turismo invernale. I treni-navetta (Vereina, Albula) ed il traffico combinato strada-ferrovia stanno inoltre conoscendo un importante sviluppo. Nel 2009 la Ferrovia retica ha trasportato 11 milioni di passeggeri, 480'000 automobili e 800'000 t di merci.

Riferimenti bibliografici

  • Rapporti di gestione, 1889-
  • W. Catrina, Die Entstehung der Rhätischen Bahn, 1972
  • Rhätische Bahn, 1988
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Suggerimento di citazione

Max Hilfiker: "Ferrovia retica", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 23.12.2011(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/041881/2011-12-23/, consultato il 06.10.2024.