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Ebel

"Ebel, gli architetti del tempo". Manifesto pubblicitario del 1986 (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).
"Ebel, gli architetti del tempo". Manifesto pubblicitario del 1986 (Museum für Gestaltung Zürich, Plakatsammlung, Zürcher Hochschule der Künste).

Fabbrica di orologi fondata a La Chaux-de-Fonds nel 1911 da Eugène Blum e da sua moglie Alice. Grazie all'originalità e alla perfezione tecnica dei suoi modelli, il marchio ottenne assai presto riconoscimenti nelle esposizioni intern. Dal 1929 Charles Blum diversificò la gamma, che divenne così accessibile anche a una clientela meno agiata. In seguito a ciò, la fabbrica conobbe un notevole sviluppo. Negli anni 1970-80, in piena crisi del settore orologiero, Pierre-Alain Blum diede nuovi impulsi all'azienda, in particolare con l'introduzione del modello Sport Classic (1977), che divenne il simbolo del marchio, e con una rinnovata politica di marketing basata su sponsorizzazioni in ambito sportivo e culturale (acquisto e restauro nel 1986 della villa turca di Le Corbusier, trasformata in un centro per le relazioni pubbliche). Dopo essere stata tra le poche fabbriche di orologi di La Chaux-de-Fonds a sopravvivere alle crisi del XX sec., a causa di strategie di diversificazione finanziaria azzardate Ebel è stata ceduta nel 1994 al gruppo Investcorp, e nel 1999 inglobata nel gruppo franc. LVMH. Nel 2000 Ebel impiegava 420 persone, di cui 286 a La Chaux-de-Fonds. L'azienda possiede filiali negli Stati Uniti e in Germania e produce annualmente più di 100'000 orologi, il 42% dei quali è destinato agli Stati Uniti e il 13% all'Asia. Nel 2004 Ebel è stata acquisita dal gruppo americano Movado.

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Suggerimento di citazione

Myriam Volorio Perriard: "Ebel", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 02.03.2004(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/041959/2004-03-02/, consultato il 12.04.2024.