22.3.1808 Einsiedeln, 5.12.1864 Einsiedeln, cattolico, di Einsiedeln. Contitolare del Benziger Verlag di Einsiedeln, deputato al Gran Consiglio di Svitto.
Nikolaus Benziger nacque come secondo figlio di Josef Karl Benziger, editore nonché commerciante di libri e oggetti devozionali, e di Margaretha nata Fuchs. A suo fratello maggiore Karl Benziger fu strettamente legato tutta la vita. L'11 febbraio 1828 sposò sua cugina di secondo grado Aloisia Benziger, figlia dell'oste Joseph Stefan Benziger e di Ursula nata Eberle, entrambi di Einsiedeln.
Dopo una formazione umanistica nel collegio di Bellinzona, diretto da benedettini di Einsiedeln, e nel collegio gesuita di Saint Michel a Friburgo, acquisì competenze commerciali e linguistiche a Basilea, Moûtiers (Savoia) e Lione. Nel 1826 entrò nell'azienda editoriale paterna, che nel 1833 rilevò insieme al fratello Karl come società collettiva intitolata Gebr. Karl & Nicolaus Benziger (Benziger Verlag). Un anno dopo acquisì la casa Adler a Einsiedeln. Forza trainante dell'impresa, Benziger diede l'impulso per numerose innovazioni tecniche, tra cui l'introduzione della stereotipia. Sotto la sua direzione a Einsiedeln fu realizzato un vasto complesso industriale e la ditta ampliata con una tipografia, un impianto di calcografia e un istituto litografico. Amante della lingua e della letteratura nonché autore di poesie, si occupò anche delle edizioni librarie, mentre suo fratello Karl si concentrò in primo luogo sulle questioni commerciali. In ambito politico fu attivo come giudice del tribunale distrettuale, membro del Consiglio distrettuale e membro del Gran Consiglio di Svitto (1833-1840), dove difese posizioni moderatamente liberali. Si impegnò in particolare per il miglioramento della scuola e dell'assistenza ai poveri. Verso il Sonderbund cattolico fu piuttosto ostile.
Nel 1860 si ritirò dagli affari. Dopo lunga malattia morì il 5 dicembre 1864 a Einsiedeln in seguito a un'affezione renale.