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César-HippolyteBacle

15.2.1794 Versoix, 4.1.1838 Buenos Aires, rif., di Ginevra. Figlio di Jacques, detto B. de Saint Loup, ricco orologiaio, divenuto maggiore al servizio della Compagnia olandese delle Indie orientali, e di Marthe De Ray. (1816) Andrienne-Pauline Macaire, figlia di Daniel Jean Marc, commerciante. Capitano di cavalleria sotto l'Impero napoleonico, rientrò a Ginevra nel 1815. Oltre all'attività di commerciante, si dedicò allo studio delle scienze naturali e partecipò a due spedizioni in Senegal (1819-21). Nel 1827 si stabilì a Buenos Aires; iniziò a raccogliere piante e catturò animali di varie specie presenti in Brasile e Argentina, costituendo collezioni che andarono però perse nel 1833, durante un naufragio. A Buenos Aires fondò una tipografia. A causa dell'instabilità politica del Paese, progettò di trasferire l'azienda in Cile, ma nel 1837 venne arrestato; morì poco dopo la sua scarcerazione. Delle sue collezioni botaniche sono rimasti ca. 800 pezzi, conservati a Ginevra.

Riferimenti bibliografici

  • J. Briquet, «C.-H. Bacle (1794-1838)», in Bulletin de l'Institut national Genevois, 49, 1930, 239-259
  • L. Necker, «C.-H. Bacle (1794-1838)», in Le visage multiplié du monde, 1985, 45-47
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Dati biografici ∗︎ 15.2.1794 ✝︎ 4.1.1838

Suggerimento di citazione

Jean Wüest: "Bacle, César-Hippolyte", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 23.12.2002(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/043597/2002-12-23/, consultato il 26.03.2023.