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ErnestBovet

Ritratto di Ernest Bovet. Fotografia di Franz Schmelhaus, 1914 ca. (Universitätsarchiv Zürich; Wikimedia Commons).
Ritratto di Ernest Bovet. Fotografia di Franz Schmelhaus, 1914 ca. (Universitätsarchiv Zürich; Wikimedia Commons).

24.5.1870 Losanna, 25.8.1941 Losanna, riformato, di Arnex-sur-Orbe. Figlio di Jean-Louis Bovet, insegnante, e di Catherine nata Schwarz. (1897) Marie Louise David, figlia di Emile-François David, pittore, e di Louise Justine nata Mercier. Dopo le scuole secondarie a Losanna e il liceo a Berna (maturità nel 1889), studiò filologia romanza a Zurigo e soggiornò per studio a Berlino e a Roma; nel 1895 conseguì il dottorato con una tesi sui sonetti di Giuseppe Gioachino Belli. Professore incaricato di letteratura francese a Roma, collaborò alla Semaine littéraire e alla Bibliothèque universelle. Nel 1901 succedette a Heinrich Morf alla cattedra di letteratura francese e italiana dell'Università di Zurigo, dove insegnò fino al 1922. In seguito fu segretario dell'Associazione svizzera per la Società delle Nazioni (1922-1939). Dopo un periodo positivistico, si avvicinò al pensiero sociale e antimaterialista di alcuni pensatori svizzeri (Jean-Jacques Rousseau, Alexandre Vinet, Charles Secrétan), aderendo in misura sempre più consistente al vitalismo bergsoniano (Lyrisme, Epopée, Drame, 1911). Fondò e diresse (1907-1923) la rivista Wissen und Leben. Elvetista e filoeuropeista, dal 1906 al 1920 fu membro della Lega svizzera per la salvaguardia del patrimonio nazionale (Heimatschutz), che presiedette dal 1912 al 1918. 

Riferimenti bibliografici

  • Büttiker, Georges: Ernest Bovet, 1870-1941, 1971 (Basler Beiträge zur Geschichtswissenschaft, 122).
  • Clavien, Alain: Les Helvétistes. Intellectuels et politique en Suisse romande au début du siècle, 1993.
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Dati biografici ∗︎ 24.5.1870 ✝︎ 25.8.1941

Suggerimento di citazione

Martin Rizek: "Bovet, Ernest", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 23.08.2024(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/043752/2024-08-23/, consultato il 09.12.2024.