Quotidiano illustrato di Zurigo. Apparso dal 14.12.1940 al 31.5.1941, può essere considerato il primo giornale scandalistico della Svizzera moderna. Venduto nelle edicole al prezzo di 20 cts., pubblicava su otto pagine in grande formato brevi testi di attualità corredati da numerose illustrazioni. Già in fase preparatoria il progetto suscitò forti resistenze e reazioni negative nella stampa tradizionale, che rinfacciava al giornale un'ideologia pericolosa, la ricerca (anche grafica) della sensazione e la partecipazione di capitale estero; di fatto, ciò che si temeva era piuttosto la concorrenza. Dopo soli tre mesi dall'uscita del primo numero il quotidiano fu vietato per dieci giorni dalla divisione stampa e radio dello Stato maggiore dell'esercito (organo responsabile della censura durante la guerra) per aver divulgato informazioni apparentemente non comprovate sulle tattiche sleali dell'esercito ted. Questo provvedimento e lo scarso interesse dimostrato dagli inserzionisti portarono alla cessazione della pubblicazione, sebbene la tiratura fosse passata dalle iniziali 12'000 copie a oltre 30'000. In Svizzera la stampa scandalistica sarebbe ricomparsa definitivamente solo nel 1959 con il quotidiano Blick.
Riferimenti bibliografici
- E. Bollinger, Pressegeschichte, 2, 1996, 122-127
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