
I due racconti di Johanna Spyri Heidi. Gli anni di scuola e di viaggio (1880), e Heidi fa uso di ciò che ha imparato (1881), ripubblicati varie volte e tradotti in oltre 50 lingue, sono tra le storie per l'infanzia di maggiore successo in Svizzera e nel mondo intero. Il personaggio uscito dalla penna della Spyri non è solo una bambina piena di naturalezza e di autenticità, ma una sorta di fata buona. L'autrice associa la vita semplice sull'alpeggio a un'esistenza in sintonia con la natura, alla salute, all'allegria e all'amore, e la vita in città alla malattia, ai formalismi e alla lontananza dalla natura. Il mondo evocato nei racconti - il villaggio "ai Piani" (Dörfli) e l'alpeggio del nonno di Heidi (Alp-Öhi) - si trasformò nella quintessenza della Svizzera e contribuì a creare il mito di un Paese i cui ab. vivevano nell'innocenza nell'aria salubre dei monti. Il successo di Heidi è attestato dai seguiti letterari ad opera di altri autori, quali Charles Tritten, ma soprattutto dalle numerose trasposizioni cinematografiche, televisive, radiofoniche e teatrali. Il cartone animato prodotto in Giappone nel 1974, ad esempio, ha conosciuto una diffusione intern. Dall'uscita del film statunitense del 1937, l'Engadina, luogo di ripresa delle scene, è divenuta l'emblema del paese di Heidi (Heidiland), una denominazione ora sfruttata anche a fini turistici. In tempi più recenti, anche Maienfeld e i suoi dintorni, dove si è creduto di riconoscere gli scenari che servirono da modello per il Dörfli e l'alpe, hanno cercato di trarre beneficio dall'effetto pubblicitario di Heidiland. Nel 1953 sulla strada che da Maienfeld porta al Sankt Luzisteig è stata posta una fontana dedicata a Heidi, opera dell'artista Hans Walt-Koller. Nel 2005 a Walenstadt è stato messo in scena per la prima volta il musical Heidi.