
Con il termine ted. Kleinmeister ("piccoli maestri") si indicano gli incisori su rame europei del XVI sec., autori di Stampe d'arte di piccolo formato. Nell'ambito della grafica sviz., il termine indica in senso più ampio gli artisti che tra il 1750 e il 1850 realizzarono vedute topografiche, motivi di genere e raffigurazioni di costumi tradizionali e, in senso più stretto, quelli che dalla metà degli anni 1760-70 fin verso il 1830 eseguirono acqueforti al tratto acquerellate. Figure di spicco a Berna furono Johann Ludwig Aberli, ideatore di questa tecnica, e poi Sigmund Freudenberger. Altri esponenti di rilievo furono Balthasar Anton Dunker, Heinrich Rieter, Johann Jakob Biedermann e Franz Niklaus König a Berna, Matthias Pfenninger a Zurigo, Johann Jakob Aschmann a Thalwil, Heinrich Thomann a Zollikon, Pierre Samuel Louis Joyeux a Vevey e, più tardi, il cartografo Heinrich Keller a Zurigo. Figure più marginali furono Johann Ulrich Schellenberg a Winterthur, autore di incisioni colorate, e Jean-Antoine Linck a Ginevra, che dipingeva a gouache. Le opere di questi artisti, di carattere decorativo, erano costituite per lo più da vedute e scene di natura idealizzate, realizzate su singoli fogli o in formato folio. Dopo il 1800 i Kleinmeister adottarono progressivamente la tecnica dell'acquatinta, in cui si distinse in particolare Franz Hegi, attivo a Zurigo. La fase più tardiva è contraddistinta dalla presenza di grandi imprese editoriali, gestite da padri e figli, come quelle di Gabriel Lory e del figlio omonimo a Neuchâtel e Berna, di Peter e Samuel Birmann a Basilea, di Johann Heinrich e Johann Ludwig Bleuler a Feuerthalen, Sciaffusa e nel castello di Laufen, e di Rudolf e Johann Rudolf Dikenmann a Zurigo. Gli stessi editori d'arte erano artisti e operavano come committenti nel mercato dell'arte, dove i turisti facoltosi in visita in Svizzera potevano acquistare il soggetto ricercato.