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Röstigraben

Il termine Röstigraben indica l'opposizione latente tra la Svizzera ted. e franc., sempre presente e pronta a riemergere in relazione a questioni politiche e culturali. La sua origine è tuttora ignota. L'immagine del fossato (ted. Graben) che separa le due grandi regioni del Paese nacque, con l'inasprimento di un contrasto interno già esistente, all'inizio della prima guerra mondiale, quando la Svizzera franc. parteggiò per la Francia e quella ted. per la Germania; quest'immagine domina da allora la percezione reciproca delle due aree. Il termine rösti (specialità svizzeroted. a base di patate) fu aggiunto probabilmente solo negli anni 1970-80, quando, con il disincanto nei confronti del "miracolo della concordanza" (dopo il 1968), la crisi economica (dopo il 1973), le conseguenze del conflitto del Giura e la crescente importanza dei media organizzati nelle varie regioni linguistiche, la frattura fu ripresa ed enfatizzata soprattutto dai mezzi di informazione.

L'espressione, che pare divenuta di uso corrente inizialmente nella sola Svizzera ted., si è poi diffusa anche nelle altre regioni linguistiche. La metafora è utilizzata, spec. in campo pubblicistico, per indicare il diverso punto di vista espresso nelle votazioni, ad esempio sulla questione europea, ma anche per descrivere sommariamente differenze storico-culturali esistenti nell'Altopiano sviz. Di scarso valore analitico, possiede un'efficace forza suggestiva, tanto che i media, sensibili a immagini di questo genere, hanno coniato le espressioni analoghe di Polentagraben rispetto alla Svizzera it., di Bratwurstgraben rispetto a quella orientale e di Läckerligraben rispetto alla regione di Basilea.

Riferimenti bibliografici

  • C. Büchi, "Röstigraben", 2000
  • C. Büchi, «"Röstigraben" - die Geschichte einer erfolgreichen Metapher», in RSAA, 60, 2003, 4-8
  • Rideau de rösti, cat. mostra Losanna, 2006
Link

Suggerimento di citazione

Georg Kreis: "Röstigraben", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 05.01.2012(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/047131/2012-01-05/, consultato il 17.04.2025.