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RoselyneCrausaz

19.3.1943 Friburgo, cattolica, di Friburgo e Cheiry. Politica friburghese, Consigliera di Stato democratica-cristiana, prima donna a essere eletta in un esecutivo cantonale nella Svizzera romanda.

Figlia di Aloys Crausaz, caposervizio presso il comando della polizia cantonale, e di Yvonne nata Ayer, Roselyne Crausaz ha frequentato l'istituto St. Joseph Guglera a Giffers e il liceo di Gambach a Friburgo. Dopo la licenza in scienze economiche e sociali all'Università di Friburgo (1967), è stata collaboratrice scientifica dell'Ufficio federale di statistica (1968), poi, dal 1969 al 1986, sostituta caposezione incaricata dell'aiuto alle università presso la Divisione della scienza e della ricerca (Ufficio federale della scienza e della ricerca nel 1973, Ufficio federale dell'educazione e della scienza nel 1979) al Dipartimento federale dell'interno. Nel 1988 ha sposato Zoltán Németh, insegnante di educazione fisica di origine ungherese.

Roselyne Crausaz pronta al giuramento il 30 dicembre 1986 dopo la sua elezione al Consiglio di Stato friburghese (KEYSTONE / Jean-Guy Python, immagine 19258845).
Roselyne Crausaz pronta al giuramento il 30 dicembre 1986 dopo la sua elezione al Consiglio di Stato friburghese (KEYSTONE / Jean-Guy Python, immagine 19258845).

La carriera politica di Roselyne Crausaz ha avuto inizio negli anni 1970. Attiva in numerose associazioni femminili, nel 1970 è stata cofondatrice della sezione friburghese dell'Associazione svizzera delle laureate (ASL) e della commissione Femmes et société del Partito popolare democratico (PPD) friburghese (1978). Dal 1980 ha ottenuto diversi mandati politici: è stata in particolare deputata popolare democratica al Gran Consiglio friburghese (1980-1986) e consigliera comunale della città di Friburgo (dal 1982, presidentessa nel 1982-1983). Nel 1986 la sua candidatura, poi la sua elezione al Consiglio di Stato friburghese hanno fatto scalpore. Unica donna in lista, Roselyne Crausaz è stata in effetti la prima nella Svizzera romanda a entrare in un governo cantonale. Alla testa del Dipartimento dei lavori pubblici, ha avviato importanti progetti nel campo delle infrastrutture di trasporto, della pianificazione del territorio e della protezione dell'ambiente. Inizialmente elogiata come politica competente, convinta sostenitrice di posizioni di centro, verso la fine del suo mandato ha subito diversi attacchi con toni sessisti; è stata accusata di presunta incompetenza, di un atteggiamento arrogante e, nel contempo, paradossalmente di eccessiva apertura al dialogo. Nel 1991, arrivata sesta (su 21 candidati) al primo turno delle elezioni al Consiglio di Stato, è stata abbandonata dal proprio partito e costretta a ritirarsi a vantaggio dei tre candidati popolari democratici che avevano raccolto più consensi.

Presentatasi senza successo su una lista dell'Unione democratica di centro (UDC) alle elezioni per il Consiglio nazionale nel 1995, Roselyne Crausaz ha posto fine alla sua carriera politica e ha lavorato come consulente nell'ambito della comunicazione e nell'organizzazione di congressi. Si è inoltre impegnata in numerose associazioni locali e internazionali attive nei settori educativo, culturale e sociale (fra cui Soroptimist) e ha fatto parte alla fine degli anni 1990 della Commissione federale dell'assicurazione vecchiaia e superstiti (AVS).

Riferimenti bibliografici

  • Crausaz, Roselyne: La diversification de l'enseignement tertiaire, 1974.
  • Crausaz, Roselyne et al.: Le bilan social de l'université, 1982.
  • Crausaz, Roselyne; Gieseke, Ludwig: Review of the 1970s, 1983.
  • La Liberté, 3.11.1986.
  • Die Weltwoche, 26.5.1988.
  • Freiburger Nachrichten, 29.10.1991.
  • L'Hebdo, 21.11.1991.
  • Girsberger, Esther: Abgewählt. Frauen an der Macht leben gefährlich, 2004, pp. 46-59.
  • Andrey, Georges; Clerc, John et al.: Le Conseil d'Etat fribourgeois 1848-2011. Son histoire, son organisation, ses membres, 2012.
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Suggerimento di citazione

Zoé Kergomard: "Crausaz, Roselyne", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 02.03.2022(traduzione dal francese). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/058045/2022-03-02/, consultato il 07.12.2023.