Cinema itinerante

Il Salon Cinématographe di Georges Hipleh-Walt davanti alla Reithalle sulla Schützenmatte a Berna, 1903 (Collezione Cinémathèque suisse, tutti i diritti riservati).
Il Salon Cinématographe di Georges Hipleh-Walt davanti alla Reithalle sulla Schützenmatte a Berna, 1903 (Collezione Cinémathèque suisse, tutti i diritti riservati). […]

In seguito alla prima presentazione pubblica di vues photographiques animées («vedute fotografiche animate») con il Cinématographe dei fratelli Lumière il 28 dicembre 1895 a Parigi, il film si diffuse rapidamente in tutto il mondo come nuovo mezzo d'espressione. Dopo l'Esposizione nazionale a Ginevra, a partire dal 1896 in varie località della Svizzera ebbero luogo spettacoli cinematografici in sale di teatro, di concerto o di locande. Prima dell'apertura di sale di cinema stabili – in Svizzera dal 1907 – la presentazione di immagini in movimento era esclusivamente ambulante: equipaggiati di proiettore e pellicole, i presentatori facevano tappa in sale esistenti o giravano il Paese con propri baracconi, partecipando, solitamente a ritmo annuale, a fiere o sagre popolari. Erano in particolare famiglie tradizionalmente attive come giostrai, che dal 1897 lanciarono la proiezione di film come nuova attrazione, accanto a, o in sostituzione di, giostre esistenti come teatri meccanici, ippodromi o panorami. Dinastie di imprenditori attivi a livello internazionale gestivano diverse attrazioni. Philipp e Heinrich Leilich, originari del Palatinato, ad esempio, avevano la loro base a Zurigo, da dove gestivano diversi cinema ambulanti in Svizzera, Germania, Francia e Lussemburgo. In ragione del clima più mite, nei mesi invernali spostavano l'attività a sud delle Alpi, in Ticino e nell'Italia settentrionale. Louis Praiss, cittadino della Prussia orientale naturalizzato svizzero a Ginevra, oppure Alexander Dahlmann-Fasold di Yverdon erano attivi sia in Svizzera, sia nell'impero austro-ungarico. Arredati in maniera sontuosa, con facciate intagliate e dipinte, luci ornamentali elettriche, organetti meccanici musicali con figure nonché imponenti generatori di corrente, i cinema itineranti erano i predecessori delle grandi sale cinematografiche. Prima della costruzione, attorno al 1912, delle prime strutture dedicate specificatamente alla proiezione di film, per comfort e dimensione questi cinema superavano di gran lunga le sale stabili. Il Biographe Suisse, con cui Georges Hipleh-Walt di Bienne percorreva la Svizzera, l'Italia e la Germania, poteva accogliere oltre 2000 visitatrici e visitatori, aveva uno schermo di ca. 80 me una propria orchestra. Per il complesso e dispendioso trasporto del tendone da cinema i gestori si affidavano alla ferrovia.

Il Cinématographe Suisse di Jean Weber-Clément. Locandina della metà di agosto del 1905,  57 x 17 cm (Imprimerie Guex, Lausanne) e vista esterna del tendone, 1905 ca. (Collezione Cinémathèque suisse, tutti i diritti riservati).
Il Cinématographe Suisse di Jean Weber-Clément. Locandina della metà di agosto del 1905,  57 x 17 cm (Imprimerie Guex, Lausanne) e vista esterna del tendone, 1905 ca. (Collezione Cinémathèque suisse, tutti i diritti riservati). […]

Attorno al 1910-1912 il cinema itinerante aveva ormai raggiunto il suo momento di massimo splendore e diversi imprenditori iniziarono a diversificare l'attività, aprendo sale stabili (Hipleh-Walt, Dahlmann-Fasold) o puntando su altre attrazioni (Marguerite Weidauer-Wallenda, Leilich), sempre nel settore delle giostre. Nelle città medie e grosse, il declino dei proiettori ambulanti di pellicole era dovuto non solo alla concorrenza delle sale cinematografiche locali, ma anche a una prassi più restrittiva nel concedere le autorizzazioni da parte delle autorità comunali e cantonali (protezione dei giovani, misure antincendio). Nella Federazione svizzera dei cinematografi, fondata nel 1915, dominavano le aziende stabili locali, indebolendo ulteriormente la posizione dei gestori di cinema itineranti.

Nelle regioni rurali per contro, dove i cinema stabili generalmente non avevano una base economica sufficientemente solida per sopravvivere, il cinema itinerante si rivelò redditizio e quindi più longevo. La famiglia lucernese di gestori di cinema Morandini, ad esempio, ancora alla fine degli anni 1920 aveva un cinema ambulante in Ticino. Willy Leuzinger, che prima della prima guerra mondiale aveva aperto un cinema a Rapperswil (SG), ampliò l'offerta della sua impresa nel 1919 con un'«attrazione circolante». Amato dalla popolazione e temuto dalla concorrenza residente per l'eccellenza della sua programmazione, il cinema itinerante Leuzinger fino al 1942 era presente in tutte le principali fiere e feste locali della Svizzera nordorientale e centrale. Nelle regioni di campagna alcuni gestori ambulanti di cinematografi riuscirono a restare in attività fino agli anni 1970. Nei primi decenni del XXI secolo grazie ad associazioni quali Roadmovie e altri progetti, si è assistito a una rivitalizzazione della cultura del cinema itinerante.

Anche i pionieri della produzione cinematografica svizzera sono debitori dei cinematografi ambulanti e di sala. A Ginevra, Neuhausen am Rheinfall, Basilea e Losanna nel 1896 collaboratori itineranti della ditta Frères Lumière di Lione realizzarono le prime registrazioni con una cinepresa in Svizzera. Nelle inserzioni con le locandine dei cinema ambulanti, inoltre, dal 1900 si trovano regolarmente segnalazioni di cortometraggi relativi a eventi locali. I più fertili produttori di filmati erano Hipleh-Walt, autore documentato di un'ottantina di registrazioni locali tra il 1900 e il 1910, e Leuzinger, che dal 1920 al 1929 produsse un centinaio di pellicole.

Riferimenti bibliografici

  • Deslandes, Jacques; Richard, Jacques: Histoire comparée du cinéma, 2 voll., 1966-1968.
  • Manz, Hanspeter: «Zur Frühgeschichte des Kinogewerbes in der Schweiz», in: Film und Filmwirtschaft in der Schweiz. Fünfzig Jahre Allgemeine Kinematographen AG, Zürich, 1918-1968, 1968, pp. 29-76.
  • Dumont, Hervé: Geschichte des Schweizer Films. Spielfilme, 1896-1965, 1987.
  • Langer, François: «Per artem probam ad Lumen». Les débuts de l’exploitation cinématographique à Lausanne, 1896-1930, memoria di licenza, Università di Losanna, 2 voll., 1989.​​​
  • Cosandey, Roland: Cinéma 1900. Trente films dans une boîte à chaussures, 1996, pp. 107-144 (Documents de cinéma, Cinémathèque suisse).
  • Paech, Anne: «Zirkuskinematographen. Marginalien zu einer Sonderform des ambulanten Kinos», in: KINtop. Jahrbuch zur Erforschung des frühen Films, vol. 9, 2000, pp. 83-89.
  • Bernardini, Aldo: Cinema italiano delle origini. Gli ambulanti, 2001.
  • Haver, Gianni; Jaques, Pierre-Emmanuel: Le spectacle cinématographique en Suisse (1895-1945), 2003.
  • Schärer, Adrian; Sträuli, Mariann: «"Die weisse Leinwand, wo alles lebendig ist." Zur Wädenswiler Kinogeschichte», in: Jahrbuch der Stadt Wädenswil, 2003, pp. 53-70.
  • Frauenfelder, Consuelo Melisenda: Le temps du mouvement. Le cinéma des attractions à Genève (1896-1917), 2005.
  • Lewinsky Sträuli, Mariann: «Nichturbane Kinogeschichte in der  Nordostschweiz 1895-1930. Das mobile Kino als Erfolgsmodell», in: Segeberg, Harro; Müller, Corinna (a cura di): Kinoöffentlichkeit (1895-1920). Entstehung, Etablierung, Differenzierung, 2008, pp. 246-265.
  • Garncarz, Joseph: Masslose Unterhaltung. Zur Etablierung des Films in Deutschland 1896-1914, 2010.
  • Cosandey, Roland: Le cinéma des années 1895-1915. Une bibliographie des travaux suisses, 1997-2012, 2013 (Documents de cinéma, Cinémathèque suisse). 
  • Gerber, Adrian: Zwischen Propaganda und Unterhaltung. Das Kino in der Schweiz zur Zeit des Ersten Weltkriegs, 2017, specialmente pp. 103-110.​​​​​​
Link
Scheda informativa
Contesto Cinematografi
Datazione 1896 -

Suggerimento di citazione

Mariann Lewinsky Sträuli: "Cinema itinerante", in: Dizionario storico della Svizzera (DSS), versione del 15.01.2021(traduzione dal tedesco). Online: https://hls-dhs-dss.ch/it/articles/059574/2021-01-15/, consultato il 15.09.2024.