7.2.1910 Kilchberg (ZH), 27.4.2010 Zurigo, riformata, di Zurigo e Glarona. Antropologa culturale, professoressa dell'Università di Zurigo, direttrice del Museo Rietberg a Zurigo, una delle prime donne a capo di un museo in Svizzera.

Figlia di Ferdinand Leuzinger, commerciante, e di Barbara Leonie nata Streiff, Elsy Leuzinger crebbe a Kilchberg con due fratelli. Influenzata dalla madre, appassionata di arte, sviluppò presto un interesse per le arti. Diplomatasi alla scuola superiore femminile a Zurigo, svolse soggiorni linguistici a Londra e frequentò poi la scuola di commercio a Losanna. Nel 1930 divenne collaboratrice, più tardi conservatrice, del museo etnografico (Völkerkundemuseum) dell'Università di Zurigo. Parallelamente, Leuzinger, che non si sposò e non ebbe figli, studiò etnologia e redasse i primi brevi testi. Nella sua tesi di dottorato, presentata nel 1949, trattò forma e natura degli ornamenti di popoli africani (Wesen und Form des Schmuckes afrikanischer Völker). Nonostante fosse sciancata a causa della poliomielite, compì numerosi viaggi in Africa, America centrale e America del sud, India, Cambogia, Giappone e Indonesia. Si concentrò in particolare sulle espressioni artistiche dell'Africa subsahariana (Africa nera), dove nel 1951 e 1952 svolse estese ricerche sul campo con il mercante d'arte Emil Storrer e nel 1954 e 1955, insieme alla pioniera dell'aviazione ed etnologa Jolantha Tschudi, presso il gruppo degli Afo nell'altopiano nigeriano.

Dal 1956 al 1972 diresse il Museo Rietberg a Zurigo, di cui ampliò la collezione tramite acquisizioni e donazioni. Leuzinger prestò speciale attenzione a un'accurata inventariazione dei fondi, promosse lo studio scientifico e la pubblicazione dei risultati della ricerca, facendo del Rietberg una delle principali istituzioni museali per le culture extraeuropee. In collaborazione con René Wehrli, direttore del Kunsthaus di Zurigo, nel 1970 realizzò la mostra Die Kunst von Schwarz-Afrika che fu un grande evento culturale; il catalogo della mostra venne tradotto anche in italiano (L'arte dell'Africa nera, 1972). Cofondatrice dell'International Council of Museums (ICOM) Svizzera (1953), per molti anni fu l'unica donna nel consesso. Dopo aver ottenuto l'abilitazione nel 1960, Leuzinger insegnò l'arte delle culture extraeuropee all'Università di Zurigo, dapprima come libera docente e, dal 1968, come professoressa titolare. Studiò le espressioni artistiche extraeuropee non solo dal profilo etnografico, ma le indagò e valorizzò anche ricorrendo a metodi e criteri della storia dell'arte. Tra le sue opere più importanti figurano, oltre al catalogo citato, il volume sull'arte dei «popoli primitivi» nella collana Propyläen-Kunstgeschichte (1978). Elsy Leuzinger fu cofondatrice, membra di comitato e membra onoraria della Rietberg-Gesellschaft e nel 1980 venne nominata ospite d'onore dell'Università di Zurigo.