16.4.1877 Borno (Val Camonica) o Zurigo,12.4.1962 Heiden, cittadinanza sconosciuta, ufficialmente di Borno, dal 1898 di Monteforte Irpino. Guaritrice.

Poco è noto sull'infanzia e sulla gioventù di Petronella. Nei documenti ufficiali viene indicata quale figlia di Mosé Mabellini e della svizzera Maria Elisabetha nata Wydler, mentre secondo la tradizione famigliare Mabellini era il suo patrigno. Sembra che dall'età scolastica sia cresciuta presso una zia a Lisbona e che da giovane abbia vissuto per un certo periodo in Abissinia, dove avrebbe acquisito conoscenze pratiche di medicina. Nel 1897 giunse a Zurigo con il fidanzato Vincenzo Antonio Martino D'Acierno, originario dalla regione di Napoli. Il matrimonio ebbe luogo nel 1898. Sette dei nove figli nati in Svizzera fino al 1916 sopravvissero all'infanzia. Dopo il ritorno del marito in Italia (1905), provvide da sola al loro mantenimento.

Petronella D'Acierno lavorò come aiuto domestico, fra l'altro per Robert Burrus, fondatore e primo direttore della fabbrica di sigarette Turmac a Zurigo-Seebach, il quale era gravemente malato. Il racconto della sua guarigione miracolosa grazie al sostegno di D'Acierno le fece guadagnare la fama di guaritrice e «medica dei miracoli». Divenuta ausiliaria nella fabbrica di sigarette Turmac, dopo il lavoro praticava la chiromanzia e forniva consigli. Ben presto ricevette i pazienti a casa. Per la depurazione del corpo, D'Acierno prescriveva lo sciroppo Pagliano, un lassativo radicale creato a Firenze nel 1838 da Girolamo Pagliano e poi prodotto da suo nipote a Barcellona, che le valse il soprannome di «zia Pagliano». La riforniva un farmacista di Oerlikon. Tra il 1919 e il 1922 D'Acierno cercò di affermarsi nel campo terapeutico mediante invenzioni tecniche. Richiese sei brevetti, tra cui uno per un letto d'ospedale e per un materasso con un dispositivo di regolazione per pazienti con piaghe.
Nel 1926 le fu vietato di esercitare la sua attività terapeutica nel canton Zurigo. Si trasferì quindi con i figli da Zurigo-Seebach nella pensione Neubad a Heiden, attirando l'attenzione dei media, e in breve tempo creò un'impresa di famiglia. In Appenzello Esterno, dal 1871 era possibile gestire uno studio medico e distribuire rimedi senza licenza, per cui il cantone era considerato la mecca di guaritrici e guaritori (medicina popolare). Nel 1930 D'Acierno acquistò la pensione Turm con 40 camere nel centro di Heiden, dove nel 1933 trasferì ufficialmente il suo domicilio. La sua numerosa clientela contribuì a rilanciare il turismo della salute a Heiden, ex centro di cura del siero. Oltre alla cura Pagliano e alla chiromanzia, l'impresa di famiglia offriva alle e ai suoi clienti anche massaggi, impacchi, coppettazione, esercizio fisico, aria fresca, trattamenti idrici, tè e cibo sano (medicina naturale). In diversi opuscoli la «guaritrice Pagliano» pubblicò le sue ricette corredate dalle testimonianze della clientela. Grazie a un «trattamento attento e personalizzato», D’Acierno proseguì la sua impresa di successo fino in età avanzata.
Petronella D'Acierno sostenne un gruppo giovanile antifascista attivo a Heiden dalla fine degli anni 1930, che forniva vitto e alloggio ai rifugiati ebrei. Morì nel 1962 all'età di 85 anni. La sua secondogenita, Irma Sonderegger, continuò inizialmente a gestire sia lo studio sia la vendita per corrispondenza di medicinali, in servizio dagli anni 1930, ma l'attività, che nel 1967 aveva una lista clienti di circa 100'000 indirizzi, dovette cessare negli anni 1970, fra l'altro, a causa delle difficoltà nel reperire lo sciroppo Pagliano.