11.8.1929 Losanna, 31.5.2005 Ginevra, riformata, di Rapperswil (SG), dopo il matrimonio di Ginevra. Pittrice, scrittrice, poetessa e prostituta, pioniera nella lotta per il riconoscimento delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso.

Figlia di Walter Real, ellenista, e di Gisèle nata Bourgeois, gallerista, Grisélidis Réal trascorse l'infanzia in Egitto e in Grecia fino alla morte del padre (1938). Tornata in Svizzera con la madre e le due sorelle più giovani, svolse un percorso scolastico perturbato dalla tubercolosi e visse in un pensionato a Zurigo, dove frequentò la scuola di arti applicate e ottenne un diploma di decoratrice nel 1949. Trasferitasi poi a Ginevra, si dedicò alla pittura su seta. Nel 1950 sposò Sylvain Schimek, incisore, da cui divorziò nel 1956. Madre di quattro figli (ai due avuti dal marito, ne seguirono un’altra e un altro, di padri diversi), li crebbe sola incontrando regolarmente difficoltà nel provvedere alle loro esigenze.
All'inizio degli anni 1960 partì per la Germania con il compagno e due dei suoi figli, dove, costretta dalla povertà, cominciò a prostituirsi. Nel 1963, condannata per traffico di stupefacenti e imprigionata per sette mesi a Monaco di Baviera, scrisse Suis-je encore vivante?, il suo diario di prigionia, pubblicato postumo (2008). Espulsa dalla Germania, tornò in Svizzera, dove espose in alcune gallerie d'arte le sue opere, caratterizzate da una vivace policromia e un'iconografia figurativa, affini all'art brut. Mentre viveva di prostituzione a Ginevra, fu autrice del romanzo Il nero è un colore (italiano 2019, francese 1974) e di raccolte di poesie, dallo stile talvolta crudo e diretto. Tenne inoltre una vasta corrispondenza, in particolare con Maurice Chappaz, Bertil Galland, Suzi Pilet e Jean-Luc Hennig. Nel 1975 partecipò alla «rivoluzione delle prostitute» a Parigi, che rivendicava il riconoscimento delle lavoratrici e dei lavoratori del sesso e segnò l'inizio del suo attivismo. Impegnata per la libertà assoluta del corpo e della mente, nel 1982 fu cofondatrice dell'associazione Aspasie a Ginevra (movimento femminista), che fornisce supporto e consulenza a coloro che si dedicano alla prostituzione. Inoltre, per 30 anni raccolse testimonianze sul lavoro del sesso, dal 2008 riunite nel Centre Grisélidis Réal, centro di documentazione internazionale sulla prostituzione.
Figura controversa, in contrasto con l'ambiente borghese calvinista da cui proveniva, Grisélidis Réal non smise mai di denunciare l'ipocrisia di una società che condanna la prostituzione. La sua ultima volontà – essere sepolta nel Cimetière des Rois, che ospita le tombe di personaggi illustri di Ginevra – è stata esaudita nel 2009 nonostante forti opposizioni.