Il tema della digitalizzazione è onnipresente nella ricerca scientifica. Le digital humanities hanno fatto breccia nelle università. L’Accademia svizzera di scienze umane e sociali organizza numerosi convegni sul tema. Le digital societies sono al centro del periodo di fellowship 2016-2020 del Collegium Helveticum, laboratorio di ricerca del Politecnico federale di Zurigo, dove l’attenzione si concentra fra l’altro su tematiche quali le trasformazioni digitali nella sanità, la guida autonoma o l’impiego di algoritmi nelle attività di polizia. Anche il dibattito pubblico si interessa a temi quali la protezione dei dati, la sorveglianza, i social media, la perdita di posti di lavoro per effetto dell’impiego di robot e dell’intelligenza artificiale, come pure la manipolazione dei processi politici.
Il DSS nel vortice della digitalizzazione
La scelta di incentrare uno dei progetti pilota del DSS sulla digitalizzazione non dipende tuttavia solo da queste ragioni. Con il passaggio da dizionario cartaceo a dizionario online interconnesso, lo stesso DSS sta conoscendo un processo di digitalizzazione. Da questo punto di vista, tale progetto pilota aiuta quindi a contestualizzare storicamente la fase che il DSS sta attraversando e stimola, all’interno dell’impresa, una prima rudimentale riflessione critica su tali mutamenti e sul ruolo del dizionario in questo nuovo contesto. Il DSS online è una piattaforma di orientamento scientifico: tutte le voci del DSS sono agevolmente collegate ad altre, con cui presentano dei parallelismi nei contenuti, che si completano e si ampliano reciprocamente. Altri link consentono di accedere direttamente a materiali e strumenti scientifici di rilievo disponibili online, che si ricollegano al tema affrontato di volta in volta nelle voci del DSS. La molteplicità dei percorsi di lettura all’interno del dizionario si traduce però anche in una crescente riflessività dei dati, quindi in una loro continua auto-moltiplicazione generata automaticamente da computer, reti e programmi (big data). Ne hanno fatto, tra gli altri, una faticosa esperienza diretta anche le redattrici e i redattori che si sono occupati dell’interconnessione delle voci tramite la loro indicizzazione tematica, cronologica e geografica, un lavoro rilevatosi oneroso. L’avanzata della digitalizzazione in tutti gli ambiti della vita e la crescente accelerazione della trasformazione digitale si scontrano inoltre con l’esigenza per un dizionario di fornire conoscenze esaurienti. L’attualizzazione continua diviene perciò una linea guida per la redazione e il DSS nel suo complesso un’opera con contenuti che evolvono a velocità diversa.
Le nuove voci in dettaglio
La voce Società digitale (firmata da David Gugerli e Daniela Zetti) offre, da un lato, una panoramica generale sul gruppo di voci consacrato al tema della digitalizzazione e, dall’altro, va ad aggiungersi alla serie di articoli già esistenti riguardanti le diverse forme di società, quali "Società feudale", "Società borghese", "Società per ceti", "Società di classe" o "Società industriale". Fornisce una presentazione, improntata alla storia sociale e culturale ma anche a quella della tecnica, del poliedrico processo di trasformazione che dalla società industriale conduce a quella digitale come forma dominante di autorappresentazione sociale.
Citando una battuta della cancelliera tedesca Angela Merkel, i dati sono "la materia prima del XXI secolo" (2016). Già nel XIX secolo però uffici, istituti e archivi raccoglievano sistematicamente Dati (Gugerli). Anche l’elaborazione automatizzata dei dati prese avvio già nella prima metà del XX secolo con la macchina di Hollerith e le schede perforate, mentre i meccanismi di lettura di queste apparecchiature sarebbero stati affiancati e poi progressivamente sostituiti dai Computer (Josef Egger), sviluppati a partire dagli anni 1960. Con il passaggio dai grandi computer centrali, che solo banche, assicurazioni e amministrazioni potevano permettersi, ai personal computer (PC), i numeri sono esplosi. Il PC si è fatto largo in primo luogo nel tempo libero, prima di conquistare dal 1980 ca. anche il mondo del lavoro. Se i dati costituiscono la materia prima della società digitale, il computer ne è il prodotto di punta, così che oggi praticamente tutte le macchine sono controllate da un computer integrato. Unica azienda svizzera attiva nel settore dell’hardware, la Logitech (Adrian Knoepfli) è fra i produttori di maggior successo al mondo in questo campo.
Il tempo non si ferma
Alcune voci già presenti nell’edizione a stampa del DSS hanno dovuto essere attualizzate in considerazione della rapidità della trasformazione digitale, che va peraltro accelerandosi: all’Informatica (Carl August Zehnder), che si è sviluppata a partire dalla matematica applicata, spetta da un certo punto di vista il ruolo di disciplina fondamentale della società digitale. Il concetto di Informatizzazione (Peter Haber, Jan Hodel) fu utilizzato fino alla fine del XX secolo per descrivere il passaggio dalla società industriale a quella digitale e solo in seguito venne sostituito da quello di digitalizzazione. Anche Internet (Peter Haber, Jan Hodel), che – in qualità di elemento centrale dell’infrastruttura e di principale mezzo di comunicazione dall’inizio del terzo millennio – ha visto la propria importanza crescere costantemente, è mutato molto velocemente: se i social media nel 2003, all’epoca della prima versione della voce "Internet" del DSS, non giocavano ancora alcun ruolo e per questo non vi erano nemmeno menzionati, oggi sono onnipresenti.
Per ampliare ulteriormente il gruppo di voci dedicato al tema della digitalizzazione è previsto di creare o di attualizzare anche altre voci. L’articolo che in futuro verrà dedicato alla "Logistica" illustrerà l’informatizzazione del sistema dei trasporti, un mutamento di rilievo centrale nella seconda metà del XX secolo, durante la quale persone, beni e informazioni si sono mosse in quantità fino ad allora mai viste. Le nuove possibilità tecniche hanno cambiato in modo sostanziale la produzione, i trasporti e le abitudini di consumo. Dal canto suo, anche l’Ufficio come luogo di lavoro sottostà a nuove forme di organizzazione (telelavoro, ufficio senza carta ecc.).
Una storia della tecnica interconnessa
I collegamenti tra le voci dedicate alla storia della tecnica – in cui rientrano anche quelle menzionate sopra – sono molteplici e variamente strutturati. Fra gli articoli già pianificati sui concetti teorici fondamentali della storia della tecnica figura ad esempio anche quello sulla "Standardizzazione". Alla voce "Logistica" si ricollegano, sul piano dei contenuti, entrambi i nuovi lemmi "Bancale" e "Container"; il loro impiego presuppone l’attuazione di processi di normalizzazione, come in precedenza nel caso del traffico ferroviario oltre confine oppure in quelli dell’utilizzo del web con l’introduzione di protocolli internet dal 1980 o delle tecnologie plug and play nell’ambito delle apparecchiature informatiche. Il progetto per un sistema integrato di telecomunicazione promosso dalle PTT e interrotto nel 1983 va, da un lato, considerato dal punto di vista del processo di "Informatizzazione", ma dall’altro costituisce anche un esempio di Innovazione fallita (Pierre-Yves Donzé). Da un altro punto di vista, le PTT acquistarono all’estero le tecnologie necessarie a questo scopo; l’importanza dell’importazione di know how per il sistema nazionale di innovazione è esaminata per contro dalla voce Trasferimento di tecnologie e di conoscenze (Pierre-Yves Donzé).
Gli interrogativi legati alla storia della tecnica riguardano quindi sempre una fitta rete di voci e la creazione di un nuovo lemma può anche implicare la creazione di altri nuovi articoli, come pure l’attualizzazione di diversi fra quelli già esistenti. Uno dei compiti centrali del nuovo DSS, in qualità di dizionario online interconnesso, è perciò quello di rendere visibile la molteplicità di questi riferimenti incrociati ricorrendo al sistema di rinvii e agli altri strumenti di cui dispone per facilitare la navigazione all’interno del corpus lessicografico.